Hoo.la: file hosting veloce e gratuito
Pubblicato da Alberto
Hoo.la è uno dei tanti servizi di file hosting remoto gratuito.
Rapido ed essenziale vi si può caricare qualsiasi tipo di file: immagini, documenti, archivi compressi…
Ho provato cou una foto, un PDF e uno zip e tutto funziona molto bene.
Caricato il file, Hoo.la rende i classici codici HTLM (siti web, forum), un codice accorciato e uno diretto per il download (vedi esempio).
Non è prevista registrazione. Per ora si possono caricare file grandi fino a 50 mb (ma il limite sarà continuamente aumentato) senza limiti di banda.
Il servizio è in grado di ricordare gli ultimi upload. Senza fronzoli, semplice e funzionale, ottimo per condividere file al volo.
Leggendo nel blog pare che i file possano essere mantenuti in remoto in base alla frequenza dell’utilizzo.
Essendo una startup appena lanciata, c’è da aspettarsi novità in futuro. Immagino la possibilità di creare profili anche a pagamento.
Da monitorare con attenzione.
Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.
Pubblicato sabato 12 Gennaio 2008 alle 10:34
anche Los Angeles ha un suo dominio?
http://www.la/
Pubblicato sabato 12 Gennaio 2008 alle 11:40
Io rimango legato al fido ADrive
Pubblicato sabato 12 Gennaio 2008 alle 12:29
Io uso Divshare e Flickr per le immagini
@Sbronzo di Riace, il servizio è di Atlanta mi pare
Pubblicato sabato 12 Gennaio 2008 alle 16:31
mi suona strano che una città possa avere un dominio tutto suo.
Whois di hoo.la
http://www.la/whois.php?domain=hoo.la
hanno usato un dominio .la per registrare il loro sito anche se nell’about dicono essere di Atlanta
Pubblicato sabato 12 Gennaio 2008 alle 16:46
Ripeto, sono di Atlanta, Georgia US
Pubblicato sabato 12 Gennaio 2008 alle 17:46
Ho capito l’ho letto, ma la mia perplessità è sul dominio, esistono i domini per le nazioni, i com, gli org ma mi suonava strano che esistessero i .la ovvero los angeles.
E’ come se Roma avesse un dominio di tipo .rm e uno potesse registrarsi un sito http://www.miosito.rm
Cioè non discutevo su chi fornisse il servizio ma sul fatto che non avessero usato un dominio com.
Volendo potevano anche usare un dominio it se gli garbava.
Tutto qui 🙂