Come spiegare Twitter alla mamma
Pubblicato da Alberto
Common Craft (Compagnia di Produzione e Consulenza Video che spesso ho citato), colpisce ancora.
Stavolta si diverte a spiegarci, alla sua inconfondibile maniera (in plain english), come far comprendere Twitter in modo facile.
Il breve video tutorial è in un Inglese piuttosto semplice e comprensibile. Molto ben fatto, come sempre ironico e divertente.
Versione sottotitolata in italiano qui (realizzata da Anto’s Stuff).
Riguardo Twitter segnalo anche Il più completo post (in italiano) su Twitter, a cura di 2puntozeropertutti.
Vedi anche:
- Come spiegare i blog alla mamma
- Come spiegare Google Docs alla mamma
- Come spiegare l’RSS alla mamma
- Come spiegare del.icio.us alla mamma
- Come spiegare un wiki alla mamma
- Come spiegare le reti sociali alla mamma
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Pubblicato giovedì 6 Marzo 2008 alle 15:17
[…] Link| Twitter.com Via| Maestroalberto […]
Pubblicato venerdì 7 Marzo 2008 alle 12:35
Caro Alberto siccome domani sarà la festa della donna e la mamma è una donna, di solito, mi permetto di sottolineare come sia odioso il titolo “come spiegare..alla mamma” come se la mamma fosse una povera cretina che vive a cucinar melanzane fritte coi bigodini in testa e come se, per esteso, le donne fossero così.
Gli stereotipi di genere fanno, sempre, male a tutti sopratutto ai giovani;
quiandi tanto per stereotipare la prossima volta vediamo di spiegare Twitter al meccanico, o al camionista che per antonomasia sono maschi e beoti.
Acidamente simona
Pubblicato venerdì 7 Marzo 2008 alle 14:42
Non hai minimamente colto il senso ironico del titolo che vuole esprimere simpatia e basta. Nel mio intento non c’è tutta la dietrologia che hai espresso “acidamente” tu.
Neanche immagini il rispetto che ho per le donne (ho anche fatto una campagna contro la violenza in questo blog) e per la mia anziana mamma in particolare che alzo da letto tutte le mattine e che aiuto a coricarsi tutte le sere.
Mi dispiace ma hai proprio “pisciato di fuori”.
Pubblicato venerdì 7 Marzo 2008 alle 15:18
Io non metto minimamente in discussione il rispetto che tu hai per le donne e che io ed entrambi abbiamo per qualsiasi individuo o anche essere vivente, se vuoi , maschio o femmina che sia
ma le espressioni come quella che io ho criticato e che davvero mi fanno arrabbiare sono quelle che alimentano il pregiudizio, a volte anche il diprezzo e poco importa se tu le usi con simpatia, non bisogna proprio usarle perchè molte persone non hanno la tua intelligenza o ironia
e comunque anche io che certo non solo la mamma coi bigodini certa simpatia non la apprezzo davvero
questa espressione dice implicitamente che la mamma ha bisogno di un tutorial semplice perchè non ci arriva da sola
la drammatica verità è che molte donne ancora davvero pensano di non poterci arrivare e a queste donne soprattutto se sono giovani bisogna dire cose diverse non rafforzarle nell’idea che siano mancanti e abbiano bisogno
Pubblicato venerdì 7 Marzo 2008 alle 15:40
Ti lascio volentieri l’ultima parola.
Ciao.
Pubblicato venerdì 7 Marzo 2008 alle 15:50
e poichè questo argomento mi appassiona voglio dirti che il rapporto fra donne e nuove tecnologie è una cosa molto seria che non merità superficialità anche se la superficialità è innocente
nella mia città facciamo formazione nelle ultime classi di scuola superiore alle ragazze perchè possano immaginarsi da adulte ad occuparsi di tecnologia, perchè si iscrivano a facoltà scientifiche
le parole a volte sono pietre e io credo davvero che ci siano occasioni nella quali prima di usare certe espressioni bisogna meditare bene sul loro significato
quello che per te espime simpatia per me è il modo di relegare un genere in un ghetto e per altri la giustificazione per chissà che altro
bon ne ho dette abbastanza, anche io alle donne ci tengo
Pubblicato venerdì 7 Marzo 2008 alle 16:15
Ti rispondo solo per cortesia perché questa discussione mi sembra inopportuna. Rispetto le tue opinioni ma mi sembra che tu abbia davvero esagerato.
Hai proprio trovato la persona sbagliata e dovresti pesare di più le parole per uno sfogo che avresti dovuto forse fare in forma privata.
Se tutti dovessimo ragionare con i tuoi fantasmi, il tuo integralismo, smetteremo proprio di parlare, anche in forma teneramente ironica come ho cercato di fare io.
Pubblicato martedì 10 Febbraio 2009 alle 23:31
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Pubblicato giovedì 26 Febbraio 2009 alle 00:03
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Pubblicato mercoledì 25 Marzo 2009 alle 11:15
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