Diiz: creare playlist audio con i video di Youtube

Diiz è un semplice servizio web che permette di creare playlist audio con i video di YouTube.

Il suo funzionamento è molto semplice. Basta assegnare un titolo, stabilire se renderla pubblica o privata e inserire gli URL dei video musicali per ottenere la playlist cliccando sull’apposito pulsante.

Le canzoni saranno ascoltabili attraverso un apposito player in Flash.

Le playlist possono essere condivise con un link e quindi le potremo ascoltare direttamente online quando e dove vogliamo.

Diiz è un servizio gratuito che non richiede registrazione.

Tutto Google in un’immagine

Vanno sempre più di moda le infografie (o infografici) ossia le rappresentazioni grafiche attraverso immagini di notizie e di dati per renderli più chiari, usabili e fruibili.

Pingdom propone Google facts and figures, ovvero quello che si potrebbe definire tutto Google in un’immagine.

Inutile elencare le statistiche proposte, meglio dare un’occhiata per capire quanto sia gigantesco il volume dei dati generati dal colosso di Mountain View (clicca sull’immagine per ingrandire).

Accorciare molti URL in un colpo solo con www.to

www.to è una nuova applicazione web che permette di accorciare molti URL in un colpo solo, in gruppo o in batch come si dice in gergo informatico.

Si possono inserire fino a cinquanta link anche in una singola lista (uno per riga) usando la modalità multipla e procedere alla creazione dei link brevi da condividere del tipo http://www.to/Yo67c.

Saranno forniti i singoli link brevi di ciascun URL inserito nella lista e la possibilità di inviarli direttamente via email e non il link contenete la lista delle pagine inserite.

www.to non è uno strumento per raggruppare liste di siti dunque.

Il servizio libera le API per integrare il servizio in qualsiasi pagina web, fornisce un bookmarklet per procedere al volo alla abbreviazione di un indirizzo durante la navigazione, è gratuito e non richiede registrazione.

Buzrr: un tracker per Google Buzz

Buzrr nasce con l’intento di diventare quello che è già Tweetmeme per Twitter, ossia un tracker per Google Buzz.

In buona sostanza è un servizio che traccia i meme più rilevati, più condivisi e postati in Buzz con la possibilità, attraverso un aposito bottone di condividerli nuovamente nel nostro flusso.

In questo modo Buzrr, se ben gestito, può affermarsi come fonte propria di notizie interessanti e fresche dal web.

Di sicuro nasceranno strumenti concorrenti, ameno che non ci pensi Google direttamente… Vedremo chi alla lunga la spunterà.

Via | readwriteweb

Il fenomeno Chatroulette spiegato in un video

Questo ottimo video di Casey Neistat spiega in modo molto semplice quello che si nasconde dietro al fenomeno Chatroulette.

Per chi ancora non lo sapesse si tratta di una servizio di random video conferencing inventato da un teenager russo che sta riscuotendo un successo enorme nel web.

In buona sostanza Chat Roulette è uno strumento dove, in totale assenza di privacy, le persone possono mettersi in contatto a caso con altri sconosciuti via webcam senza alcun filtro.

Le conseguenze sono immaginabili. Secondo l’autore del video (che non contiene immagini oscene), il quale ha analizzato per così dire “scientificamente” il comportamento della gente della webcam roulette, il 71% degli utenti sono maschi, il 15 femmine e il 14 pervertiti (a stare stretti direi), motivo per cui non metto il link.

Mi direte, perché parlarne allora?

Per il semplice fatto che siti di questo genere stanno fiorendo in rete e i cloni di Chatroulette stanno nascendo ogni giorno. Quindi, volenti o nolenti, dovremo farci i conti.

Sto parlando per esempio di JayDoe (senza webcam), CamCarousel e Zupyo (identico all’originale), Tipitty (in Spagnolo) ma molti altri arriveranno.

Mi chiedo: finché un adulto decide di entrare consapevolmente in questi siti, nulla da eccepire. Ma se a entraci è un minore?

Io sono contro la censura in Internet e non voglio di certo entrare in questo campo delicato e spinoso in questa sede.

Tuttavia, da genitore, è bene prendere delle precauzioni almeno fino a quando non si decideranno a mettere un minimo di filtro per limitarne l’accesso.

Il finale del video è davvero interessante e Casey sembra dirci di evitare internet per conoscere gente ma piuttosto di provare a scoprire le persone in carne ed ossa e munite di intelletto nella vita reale.

New York in tilt shift

The Sandpit è un ottimo video che mostra un’ordinaria giornata di lavoro a New York in tilt shift.

Chi desidera aggiungere facilmente un effetto miniatura tilt shift alle proprie immagini può provare ad usare l’applicazione web gratuita TiltShift Maker.

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Maestro Alberto Scuola Primaria

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