Animazioni Gif gratuite per apprendere e insegnare la lingua dei segni

L’attore-educatore Robert DeMayo mette a disposizione gratuitamente una collezione di più di 2.000 animazioni Gif per apprendere e insegnare la lingua dei segni.

Tramite questa risorsa sarà più semplice  per gli operatori che si occupano delle persone non udenti veicolare messaggi.

Le animazioni sono in realtà mini filmati che attuano il codice dei significati della lingua dei segni delle persone sorde con le mani, i movimenti del corpo e le espressioni del volto (vedi quelle di esempio che ho inserito nel post).

Le immagini sono corredate del loro significato scritto in Inglese facilmente traducibile e fanno riferimento al codice usato in America.

Esse sono suddivise per categoria: tempo, espressioni, emozioni, sport, cibo, viaggi, emergenze, educazione e tanto altro ancora.

Una risorsa davvero importante.

Una serie di applicazioni e software gratuiti per creare immagini 8-bit con effetto pixel

Per chi ama la grafica retro 8-bit, per chi è alla ricerca di un avatar particolare, per i nostalgici della pixel art dei videogame in  stile anni ’80, per gli insegnanti che sono alla ricerca di strumenti per trasformare figure in un reticolo di quadrati di pixel per i loro progetti di coding unplugged, ecco un elenco di applicazioni e software gratuiti per creare immagini 8-bit con effetto pixel.

Applicazioni web:

App:

Si tratta ovviamente di una lista non esaustiva e molti altri strumenti si trovano girando per il web.

Plickers: piattaforma di somministrazione di quiz dove ingaggiare gare tra studenti

Plickers è un’applicazione gratuita per insegnati che consente di somministrare quiz ed ottenere risposte tramite appositi codici QR assegnati agli studenti di una classe.

I quiz si basano su domande a scelta multipla o su quesiti di tipo vero o falso.

Il docente usa direttamente la piattaforma per creare una classe virtuale, realizzare una esercitazione o una verifica mentre gli studenti adopereranno un semplice cartoncino stampato senza necessità di utilizzare tablet o smartphone (vera forza del sito).

Ad ogni alunno infatti corrisponde un QR da stampare su carta (le cosiddette card) con il quale rispondere alle domande in base all’orientamento che sceglieranno.

Le domande potranno essere mostrate direttamente dal browser tramite tablet o una LIM di classe.

L’insegnante scansionerà le risposte con la fotocamera di un tablet o un telefono cellulare, tramite l’apposita applicazione per iOS o Android, per ottenere tutte le risposte e raccogliere al volo in piattaforma i dati forniti che saranno riportati in un report statistico generale e per singolo allievo.

Le tabelle dei codici sono scaricabili gratuitamente dal sito o si possono acquistare su  Amazon.

E’ possibile anche stampare i risultati di ogni studente o effettuare il download del foglio di calcolo con i risultati ottenuti.

Si tratta dunque di uno strumento alla Kahoot (e applicazioni simili) con il quale ingaggiare vere e proprie divertenti gare tra gli studenti i quali potranno beneficiare di correzioni ai test in tempo reale.

Video tutorial in Italiano di App per Prof.

Come inserire una galleria di foto e un elenco di file di Google Drive in una pagina web

Per quanti usano le Google App ed in particolare Google Drive, per le aziende che usano le Google Apps for Work o le Google Apps for Education (ora semplicemente chiamate G Suite e G Suite for Education), per i webmaster in generale e per gli insegnanti in particolare che si occupano del sito web della scuola, può tornare comodo questo breve tutorial su come inserire una galleria di foto e un elenco di file residenti in Google Drive in una pagina web.

Dal momento che i file non risiederanno direttamente sul nostro sito, questa pratica è molto opportuna per non sovraccaricare la pagina web  rendendola lenta nel caricamento e per non consumare lo spazio acquistato dall’hosting provider, generalmente limitato, evitando eventuali costi aggiuntivi di abbonamento.

La procedura è piuttosto semplice e non richiede grande conoscenza dei linguaggi di programmazione. Eccola:

  1. creare una cartella in Google Drive e assegnarle un nome
  2. inserire i file o le immagini da mostrare dentro la cartella e concludere l’upload
  3. renderla pubblica cliccandoci sopra con il tasto destro del mouse, condividi>avanzate>Pubblico sul Web – Chiunque abbia accesso a Internet può trovare e visualizzare
  4. procurarsi l’ID della cartella aprendola, si tratta di una striscia di caratteri che si trova nella URL della barra di navigazione del browser dopo la scritta folders e lo slash (vedi sotto):

https://drive.google.com/drive/folders/ID

A questo punto non vi resta che copiare ed incollare nella vostra pagina web questa striscia di codice opportunamente modificata nella parte in grassetto e salvare:

<iframe style="width: 500px; height: 500px; border: 0;" src="https://drive.google.com/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#grid" width="300" height="150">&lt;br /&gt;</iframe>

Oppure, se usate G Suite o G Suite for Education, quest’altra striscia dove mettere anche il nome a dominio del sito su cui sono installate le G Suite:

<iframe style="width: 100%; height: 600px; border: 0;" src="https://drive.google.com/a/NOMEDOMINIO/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#grid" width="300" height="150">&lt;br /&gt;</iframe>

In questo modo, con l’attributo grid, otterrete una cornice iframe a griglia.

Se invece volete una visione a lista basta cambiare l’attributo grid con list.

Si può infine modificare la dimensione della cornice intervenendo sul numero di pixel in altezza e larghezza o sostituendo px con il simbolo della percentuale che ovviamente non deve superare il 100%.

Vedi sotto un esempio di codice di una lista di file con percentuale:

<iframe src="https://drive.google.com/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#list" style="width:100%; height:600px; border:0;"></iframe>

Ecco un esempio di una serie di gallerie di immagini a griglia inserite nel mio blog didattico qui.

Cliccando su una di esse si aprirà in una nuova finestra del browser dove potrà essere zoomata e scaricata.

Airstory: un innovativo editor di testo online collaborativo

Airstory un editor di testo online che presenta alcune caratteristiche innovative.

Il concetto su cui si basa è quello in cui i vari membri di un team aziendale, un’organizzazione, un istituto scolastico elaborano un documento inserendo porzioni di testo le quali possono essere spostate con il drag&drop, ossia trascinandole da una parte all’altra come in una specie di puzzle per rendere il testo più omogeneo e completo.

Il tutto avviene in forma collaborativa direttamente via web nella finestra del browser.

Si possono copiare ed incollare testi direttamente da internet da qualsiasi sito ed inserirli per poi modificarli e trascinarli realizzando una ricerca collettiva o un elenco di citazioni.

Attraverso un bookmarklet per Chrome si possono inviare i testi copiati direttamente all’editor e quindi lo strumento funziona anche come clipboard per prendere appunti e note al volo in internet.

I vari utenti del team potranno sempre tenere traccia delle loro e delle altrui modifiche e i salvataggi avvengono in tempo reale. I documenti realizzati possono essere facilmente esportati a Google Docs.

Per il resto Airstory si comporta come un programma di scrittura tradizionale con le funzioni classiche di formattazione, ma offre modelli e stili di documenti già pronti a seconda del tipo di lavoro si deve svolgere.

Airstory è un’applicazione gratuita previa registrazione che fornisce anche un piano pro a pagamento.

Impari: piattaforma di apprendimento social che si integra con le LIM

Impari è una piattaforma di apprendimento social tutta italiana studiata per andare oltre i limiti delle Lavagne interattive Multimediali e che ha lo scopo di offrire un modello collaborativo di didattica creato dai docenti per gli studenti nel quale essi condividono le loro esperienze e materiali didattici propri.

Il progetto nasce qualche anno fa in Sardegna dopo che circa 9.000 aule furono dotate di LIM e maturando la consapevolezza che esse avevano bisogno di una maggior integrazione nel processo di insegnamento-apprendimento.

In particolare ci si rendeva conto che i software d’autore di cui sono dotate le varie SmartBoard, Promethean o Starboard, pur essendo ben strutturati, presentano evidenti lacune da un punto di vista pratico.

Mancano di integrazione con dispositivi mobili come tablet e smartphone per esempio, non presentano un legame diretto con internet, il cloud e le piattaforme social e conseguentemente non sono adatti per quello che viene definito social learning collaborativo (o e-learning 2.0).

Inoltre salvano lezioni in formati di file chiusi per nulla condivisibili e generalmente poco convertibili in formati aperti (al massimo PDF). Pertanto, essendo le scuole dotate di marche diverse di lavagne elettroniche, risulta difficile lo scambio e la condivisione dei materiali tra docenti e tra insegnati e studenti.

Impari, dunque, nasce con il proposito di superare questi gap con l’intento di promuovere la condivisione dei contenuti e l’aspetto social.

Utilizzabile sia dal docente per preparare la lezione con la LIM, sia dallo studente per prendere appunti sul tablet collegato in cloud alla lavagna, Impari è un ambiente di studio partecipato tipico per esempio della flipped classroom (classe capovolta), interamente basato sul cloud e basato su formati di file aperti (HTML, Javascript, ecc.) facilmente condivisibili.

Per realizzare materiali basta un accesso ad internet, un semplice browser (Edge, Internet Explorer, Chrome, Firefox, Safari, Opera) e nessun altro software aggiuntivo. Potremo subito generare e condividere esperienze per qualsiasi sistema operativo (Apple, Android, Windows, Linux) e per ogni device (PC, LIM, iPad, iPhone, tablet  e telefonini Android).

E’ necessario puntualizzare che Impari è un ambiante di creazione e di produzione del tutto indipendente dalla LIM, che offre applicativi web da per generare materiali didattici di vario genere. Non solo, questi strumenti possono essere usati contemporaneamente collegandosi in cloud alla piattaforma.

Con Impari si possono creare libri a partire da una selezione di Wikipedia, costruire libri digitali, realizzare un giornalino scolastico, fare riassunti automatici, annotare video, costruire linee del tempo, partecipare a video conferenze, realizzare presentazioni, prendere appunti, generare mappe mentali, ricavare mappe concettuali da un testo qualsiasi, produrre quiz a scelta multipla, scrivere formule matematiche, preparare esercizi, strutturare rubriche di valutazione e via dicendo.

Insomma una piattaforma educativa social learning completa, ricca di strumenti didattici utili, fruibili liberamente in modo amichevole con un pizzico di impegno e di fantasia.

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Maestro Alberto Scuola Primaria

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