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Una serie di applicazioni e software gratuiti per creare immagini 8-bit con effetto pixel
Pubblicato da Alberto
Per chi ama la grafica retro 8-bit, per chi è alla ricerca di un avatar particolare, per i nostalgici della pixel art dei videogame in stile anni ’80, per gli insegnanti che sono alla ricerca di strumenti per trasformare figure in un reticolo di quadrati di pixel per i loro progetti di coding unplugged, ecco un elenco di applicazioni e software gratuiti per creare immagini 8-bit con effetto pixel.
Applicazioni web:
- The Pixelator
- make 8-bit art
- 8biticon
- Draw!
- Textcraft
- retro arcade creator
- Piskel
- Make pixel art
- pixelmosaics pixel art
- Piq
App:
- Bit Face (iOs)
- Pixatar (iOs)
- Pixel Art Maker (iOs)
- Pixel art editor (iOs)
- 8Bit Photo Lab (Android)
- 8-bit painter (Android)
- Pixel art editor (Android)
- Pixel art builder (Android)
Si tratta ovviamente di una lista non esaustiva e molti altri strumenti si trovano girando per il web.
Come inserire una galleria di foto e un elenco di file di Google Drive in una pagina web
Pubblicato da Alberto
Per quanti usano le Google App ed in particolare Google Drive, per le aziende che usano le Google Apps for Work o le Google Apps for Education (ora semplicemente chiamate G Suite e G Suite for Education), per i webmaster in generale e per gli insegnanti in particolare che si occupano del sito web della scuola, può tornare comodo questo breve tutorial su come inserire una galleria di foto e un elenco di file residenti in Google Drive in una pagina web.
Dal momento che i file non risiederanno direttamente sul nostro sito, questa pratica è molto opportuna per non sovraccaricare la pagina web rendendola lenta nel caricamento e per non consumare lo spazio acquistato dall’hosting provider, generalmente limitato, evitando eventuali costi aggiuntivi di abbonamento.
La procedura è piuttosto semplice e non richiede grande conoscenza dei linguaggi di programmazione. Eccola:
- creare una cartella in Google Drive e assegnarle un nome
- inserire i file o le immagini da mostrare dentro la cartella e concludere l’upload
- renderla pubblica cliccandoci sopra con il tasto destro del mouse, condividi>avanzate>Pubblico sul Web – Chiunque abbia accesso a Internet può trovare e visualizzare
- procurarsi l’ID della cartella aprendola, si tratta di una striscia di caratteri che si trova nella URL della barra di navigazione del browser dopo la scritta folders e lo slash (vedi sotto):
https://drive.google.com/drive/folders/ID
A questo punto non vi resta che copiare ed incollare nella vostra pagina web questa striscia di codice opportunamente modificata nella parte in grassetto e salvare:
<iframe style="width: 500px; height: 500px; border: 0;" src="https://drive.google.com/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#grid" width="300" height="150"><br /></iframe>
Oppure, se usate G Suite o G Suite for Education, quest’altra striscia dove mettere anche il nome a dominio del sito su cui sono installate le G Suite:
<iframe style="width: 100%; height: 600px; border: 0;" src="https://drive.google.com/a/NOMEDOMINIO/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#grid" width="300" height="150"><br /></iframe>
In questo modo, con l’attributo grid, otterrete una cornice iframe a griglia.
Se invece volete una visione a lista basta cambiare l’attributo grid con list.
Si può infine modificare la dimensione della cornice intervenendo sul numero di pixel in altezza e larghezza o sostituendo px con il simbolo della percentuale che ovviamente non deve superare il 100%.
Vedi sotto un esempio di codice di una lista di file con percentuale:
<iframe src="https://drive.google.com/embeddedfolderview?id=IDFOLDER#list" style="width:100%; height:600px; border:0;"></iframe>
Ecco un esempio di una serie di gallerie di immagini a griglia inserite nel mio blog didattico qui.
Cliccando su una di esse si aprirà in una nuova finestra del browser dove potrà essere zoomata e scaricata.
Cubetto: il robot di legno per avviare al coding i bambini della scuola dell’infanzia
Pubblicato da Alberto
In questo ottimo video tutorial di Jessica Redeghieri si spiega in modo semplice ma esaustivo il funzionamento di Cubetto, il robot di legno studiato per avviare al coding i bambini più piccoli della scuola dell’infanzia dai 3 anni in su, ma che può essere usato in modo più approfondito dai bambini più grandi della scuola elementare.
Il giocattolo programmabile è stato realizzato da Primo Toys, sulla base del linguaggio di programmazione Arduino.
L’insegnamento del coding nella scuola primaria avvia i bambini a conoscere il pensiero computazionale attraverso un approccio ludico e creativo. Cubetto, con la stessa finalità, si rivolge ai bambini ancora più piccoli, aggiungendo un percorso che magari, da più grandi, li avvierà allo studio della robotica.
Robotica e coding si basano sul concetto tanto in voga nella moderna didattica del learning by doing, vale a dire dell’apprendere facendo.
Il kit di Cubetto è proposto, anche nei siti specializzati italiani, sia come set individuale e sia come kit di classe per un’intera sezione della scuola dell’infanzia. E’ composto, oltre che dal robot, dalla Board (una vera e propria consolle di programmazione anch’essa di legno), da 16 tasselli per la programmazione e da percorsi in tessuto lavabile, vale a dire dei tappeti dove far agire il gioco (le mappe del mondo e delle storie), i quali possono essere anche realizzati a mano.
Una volta programmato via Bluetooth, attraverso i blocchi colorati inseriti nella board ad ognuno dei quali corrisponde un comando diverso, il Cubetto si muove sulle sue rotelle provocando l’entusiasmo dei piccoli programmatori
Ad ogni colore dei 4 disponibili è assegnato un comando preciso: avanti, destra e sinistra. Disponendo i tasselli in sequenza si programmerà il comportamento del robottino, il quale inizierà a muoversi tracciando il percorso assegnato seguendo le istruzioni inserite nella scheda di controllo.
In tempo di Atelier Creativi, finanziamenti del PON e di grande successo del coding a scuola, Cubetto potrebbe essere una ottima risorsa da tenere in considerazione per le scuole e le istituzioni, anche perché il team che ha creato il giocattolo educativo è in gran parte formato da progettisti ed investitori italiani.
Sotto il video ufficiale tradotto in Italiano del geniale mini-robot programmabile.