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Rassegna di siti web n° 2 (gli articoli che non ho scritto)




Nella navigazione in Rete, nel lavoro, con la posta elettronica, attraverso le centinaia di notizie che leggo tarmite feeds Rss, vengo a conoscenza di una quantità industriale di siti.

Mi ripropongo di dedicare ad alcuni di loro, i più interessanti, un post in maestroalberto, ma mi accorgo che non ce la faccio a stare dietro a tutto. Con ogni probabilità questa diventerà una rubrica fissa del blog.

Chi è interessato a tutti i miei links può consultarli sul mio del.icio.us e magari sottoscriverli. Per compensare alla mancanza segnalo qualche link al volo:

  • WASALive, motore di ricerca per notizie in ajax con più di 8000 fonti (anche in italiano);
  • Whonu, metamotore che trova una gran quantità di contenuti attraverso svariati motori di ricerca;
  • Dumpt, servizio completo per l’image hosting che offre un giga di spazio gratuito;
  • myImager, ennesimo editor per immagini basato sul web, molto completo, con una ricca strumentazione e con un archivio di immagini e cliparts usabili e modificabili;
  • Picnik, altro ottimo editor per immagini, integrato perfettamente con Firefox (tramite estensione) e Picasa, il servizio di image hosting di Google;
  • Geni, servizio molto ben fatto per la costruzione di alberi genealogici online;
  • Kayuda, un po’ wiki e un po’ strumento per la creazione di mappe mentali;
  • Firedoodle, estensione per Firefox che consente di trasformare il browser in una lavagna per poter prendere appunti, evidenziare e disegnare per poi salvare la pagina ottenuta;
  • Freewebs, servizio per creare facilmente siti web completi e che permette l’uso di foto, video e widgets;
  • Cuwhois, strumento per generare una gran quantità di informazioni su un sito web (tramite Ip), inclusi pagerank e la lista completa dei domini ospitati da un web server;
  • Moodjam, servizio alquanto inutile che permette di mostrare gli stati d’animo tramite i colori desiderati;
  • Scrubit, strumento che offre un DNS gratuito per il filtraggio della navigazione in rete e che quindi ottiene la sicurezza completa nei contenuti incontrati;
  • UrlTea, accorcia url integrato, tramite bookmarklet, nel browser che auto copia nella memoria del computer l’indirizzo generato automaticamente;
  • Agester, community che permette di incontrare gente indovinandone l’età dalla foto;
  • jaiku, servizio simile ed alternativo a Twitter perfettamente integrato con la telefonia cellulare.



Italki: impara le lingue con un partner online




Se non si conosce le lingue ormai si perdono molte opportunità. Pensiamo alla stessa Rete, per navigare senza ostacoli è indispensabile conoscere almeno un po’ d’inglese.

Approfittando proprio di internet si può sfruttare le reti sociali che ci mettono in contatto con altre persone in giro per il mondo che avvertono la stessa necessità e stabilire un patto per aiutarsi reciprocamente ad apprendere il tanto desiderato idioma.

Italki serve proprio a questo. Si indica la nostra lingua madre e, attraverso uno strumento apposito, si cerca un partner per la lingua che desideriamo praticare. Nulla di più immediato e spontaneo.

C’è tutta una serie di preferenze da stabilire: età del nostro collaboratore, sesso, livello di apprendimento. Si possono trovare anche utenti con il profilo di professori che dovranno essere pagati per il loro servizio.

Ogni utente dispone di un proprio profilo personale dove indicherà tutte le informazioni sul proprio conto e sulla modalità in cui desidera apprendere la lingua.

Da qui può gestire vari sestemi di messageria (Skype, Yahoo e MSN Messenger) ed un sistema personale chiamato Talkbox (solo per Windows) con cui potrà stabilire conversazioni testuali, vocali e tramite video.

Uno sistema completo, non solo come modello di apprendimento ma anche come rete sociale di contatti tra persone.

Personalmente, in base alla mia esperienza di ex studente universitario di Lingue Straniere, consiglio sempre di andare ad impararle sul campo, recandosi direttamnete nel Paese straniero desiderato e magari frequentando un corso di studio (bei tempi!).


Condividere buona musica con iJigg e Imeem




iJigg e Imeem si assomigliano molto, sono due ottimi siti dove scoprire buona musica e condividerla in comunità.

Il primo è più orientato sulla sola musica, mentre nel secondo si possono caricare anche altri contenuti: immagini e video.

Vi si trovano un sacco di informazioni e di curiosità relative alla scena musicale internazionale. C’è da impazzire tanta è la quantità delle notizie e della musica da ascoltare. Tutto può essere condiviso e commentato.

iJigg è un po’ più scarno e nello stile assomiglia a digg. Imeem, invece, è più variegato e dinamico nella navigazione.

Oltre all’aspetto sociale, la carateristica che più apprezzo tuttavia è la possibilità che entrambi offrono di inserire canzoni o playlist in una pagina web attraverso una porzione di codice da incollare che genera un player flash come quelli sopra.

Non c’è bisogno di troppe spiegazioni, se siete appassionati di buona musica, provateli!


Flip: libretti digitali per creativi da sfogliare

whiskers on kittens

randomness. please comment. thanks. =]

Flip consente di creare e condividere una sorta di libretto digitale, fatto di immagini, disegni e testi come in quelle vecchie bacheche dove attaccavamo fogletti con le spille o la calamita.

Non c’è molto da spiegare, provate a vedere, sopra ho inserito un flipbook da sfogliare, provate a vedere. Adatto ad una utenza giovane.

Visto su downloadblog

Sharea, ovvero come divertirsi a condividere media

sharea

In questo post non recensirò Sharea, perché è un servizio tutto da provare.

Anche se offre 3 giga di uploads gratuiti mensili (e molte altre ottime caratteristiche) non è un vero proprio servizio di storage. E’ infatti soprattutto un ambiente di condivisione di media: foto, video, audio. I files caricati possono facilmente essere organizzati in albums, resi pubblici, riservati ai soli amici o mantenutii del tutto privati.

I nostri contenuti possono anche essere pubblicati in una sorta di blog interno, proprio come si fa con uno vero. I post e i blogs creati sono visibili alla comunità e altri utenti possono decidere se appropriarsene, aggiungendoli ai propri preferiti, commentarli, scaricarli. Naturalmente possono anche essere ricercati.

In sostanza si tratta di un modo di condividere contenuti tramite una rete sociale. Purtroppo manca la funzione per inserire i nostri media in un sito internet o in un blog, se non attaverso un semplice link. Le foto non possono essere organizzate in sets e nemmeno i file audio in playlists e possono essere condivisi solo singolarmente.

Tuttavia, a prescindere da questi limiti evidenti, Sharea è divertente da usare perché funzionale ed immediato. Finora non avevo ancora incontrato una proposta allo stesso tempo così innovativa ed efficiente. Da provare e da seguire con molta attenzione.

Alcuni esempi di condivisione:

Mojizu: gran bei disegni

Mojizu è una community di disegnatori di personaggi fumettistici, simili a strani avatars. I membri possono creare una pagina personale dove mostrare le proprie realizzazioni e votare le creazioni.

Nulla dispeciale, si dirà, tranne il fatto che i disegni sono davvero molto simpatici.

Pixel Art

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Maestro Alberto Scuola Primaria

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