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Gius.eu cambia nome e raddoppia con Educity, il Web per studenti

educity

Tempo fa ho recensito un motore di ricerca tutto italiano per studenti ed insegnanti basato su Google CSE.

Bene ora Gius.eu passa sotto il nuovo dominio http://www.educity.it all’insegna Educity il Web per studenti. Un nome più adatto ad identificare l’indice Web per le ricerche scolastiche degli studenti italiani.

Il dominio http://www.gius.eu diventa invece Gius il Web del diritto, nuovo sito dedicato alle ricerche specializzate di leggi, magistrature, operatori del diritto.

Come Educity si serve della tecnologia Google Co-Op per le ricerche degli studenti italiani nell’ambito di siti selezionati, così Gius.eu lo fa per servire le ricerche in ambito giuridico–legale.

C’è fermento in questo campo e Marco Gius è stato tra i primi, se non il primo in assoluto, a sfruttare la potente tecnologia messa a disposizione da Google.

Annuncio con una certa trepidazione che presto, grazie all’aiuto di Marco, il mio motore di ricerca personalizzato su Co-op per ricerche scolastiche sulla scuola elementare e per bambini dai 3 ai 12 anni (che ha già un suo dominio indipendente) avrà anche una sua veste sullo stile dei due motori appene citati.

Gius: ricerche per studenti italiani

Gius è un motore di ricerca per studenti ed insegnanti basato su Google CSE che sceglie solo siti approvati da un team di professori delle scuole italiane in una biblioteca di siti (links) selezionati dagli insegnanti stessi, facendo risparmiare tempo e fatica.

I siti di Gius sono in continuo aggiornamento e si basano sulla collaborazione dei visitatori che possono segnalarli tramite posta elettronica atraverso un apposito link.

Gius è uno strumento di lavoro ideale per studenti e insegnanti. Gli studenti possono disporre di un ventaglio aggiornato di siti sicuri da sfruttare per le loro ricerche. Gli insegnanti possono indirizzarli con facilità all’interno di questo universo e trovare loro stessi risorse e contenuti per il loro lavoro. Tutto il resto viene escluso: eccessi pubblicitari, spazzatura, sono eliminati in partenza.

C’è anche un blog per i commenti, i suggerimenti e le critiche.

Il motore mi è stato segnalato dall’autore stesso su un commento ad un mio post sul web 2.0 spagnolo in cui, tra le altre cose, mi lamentavo del fatto che gli sviluppatori italiani non si fossero ancora appropriati della straordinaria tecnologia messa a disposizione da Google. Sono felice che proprio un insegnante, Marco Gius, sia una punta di lancia in questo fertile terreno.

Ritorno a scuola con le applicazioni del Web 2.0 (terza parte)

E’ uscita l’ultima parte del post di Solution Watch che propone la terza parte della molto variegata recensione di applicazioni web 2.0 per insegnanti e studenti da utilizzare in ambito educativo.

Come ho già detto a proposito della prime 2 liste, il target a cui è diretto il post non è certo quello dei primi ordini scolastici, ma gli studenti universitari e gli insegnanti superiori. Tuttavia vi si possono cogliere spunti e suggerimenti interessanti anche se non si appartiene a questa fascia.

Questo post, la cui stesura è giustificata con l’incremento dell’uso che fanno gli insegnanti di blogs e wikis e a causa della crescente domanda degli studenti per gli strumenti online, è suddivisa in otto parti: Educational Blogging (i blogs didattici), Photo Sharing with Flickr, Educational Podcasting (podcasts didattici), Wikipedia & Wikis, Video Sharing, Web 2.0… Courses? (i corsi scolastici in stile web 2.0), School 2.0, More Cases of Web 2.0 in Education (alti spunti sul web 2.0 in campo educativo).

Alcune delle applicazioni segnalate sono state recensite anche in questo blog. Non resta che ringraziare SolutionWatch e l’autore di questo grande articolo per la cura con cui ha redatto i tre posts. Mi chiedo: gli educatori e la scuola italiana si sono accorti del cambiamento di rotta in atto? Come spesso accade arriveremo con colpevole ritardo e tutto sarà lasciato in mano alle sperimentazioni di alcuni volenterosi “pionieri”.

Vedi i miei post: Ritorno a scuola con le applicazioni del Web 2.0 e Ritorno a scuola con le applicazioni del Web 2.0 (parte seconda).

Links diretti: Parte 1, Parte 2 e Parte 3.

Tradurre con i pulsanti browser di Google

Pulsanti Browser Traduzione è un nuovo servizio di Google per agevolare la traduzione di contenuti web.

Basta trascinare un pulsante per la traduzione sulla barra dei segnalibri del browser per tradurre pagine web o estratti di testo con un unico clic. Se, navigando in internet, si trovano estratti di testo da tradurre, è sufficiente selezionare il testo con il mouse e fare clic sull’apposito collegamento del browser. Per tradurre la pagina intera, basta cliccare sul pulsante.

Per ora sono disponibili 20 pulsanti tra cui inglese/italiano e italiano/inglese.

Per chi usa Firefox, tuttavia, è più comodo affidarsi ai plugin motori di ricerca che offrono strumenti più completi ed immediati per le lingua come Logos e Word Reference (a mio avviso il migliore).

Sesta puntata di Web Docet: “Ritorno alla scuola del futuro” (c’è anche Maestro Alberto)

E’ on line la sesta puntata della rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo Ritorno alla scuola del futuro.

Ringrazio di cuore il professor Antonio Sofi per le citazioni che mi riguardano, lo incito e lo sostengo nel suo ottimo e innovativo lavoro che propone alla comunità degli educatori. Confesso, tuttavia che mi fa un certo effetto sentire il mio nome accostato a quello di un mostro sacro qual’è Umberto Eco.

Questo il sommario:

  • In classe con l’iPod, una ricerca indaga la propensione alle tecnologie didattiche, tra tecnofilie e remore
    [Ermanno Lucchini, “In classe con l’iPod”, Io Donna, 7 ottobre 2006]
  • Umberto Eco: attenti ad Internet, la formazione è sempre e comunque un rapporto spiritualmente cannibalesco tra maestro e allievo
    [c.b., “Umberto Eco: Attenti ad Internet, troppe informazioni inattendibili”, La Repubblica, 8 ottobre 2006]
  • In un quartiere di Londra si sperimenta una “extended school” con servizi per la comunità
    [Julie Bindel, “La scuola dei miracoli”, D di Repubblica, 7 ottobre 2006]
  • La schizofrenia degli studenti-anfibi: di mattino filosofi mansueti, di pomeriggio pesci surfer
    [Alessandro Baricco, “Siamo conservatori quasi per necessità”, I Barbari, La Repubblica, 10 ottobre 2006]
  • Test dell’istituto nazionale di valutazione: i (troppi?) scivoloni degli studenti
    [Salvo Intravaia, “Il polo Nord? Più lontano del sole – ecco tutti gli scivoloni degli studenti”, La Repubblica, 11 ottobre 2006]
  • I test di valutazione rivalutano i quiz televisivi: viene naturale sbagliare
    [Massimo Gramellini, “La foresta plastificata”, Buongiorno, La Stampa, 10 ottobre 2006]
  • Una community per valutare i propri docenti: per chiarezza, popolarità, efficacia…
    [Rate my teachers]
  • … va bene valutare anche i docenti, ma come raccontare la didattica 2.0? Quattro proposte: dall’esterno, dall’interno, dall’alto e dal basso
    [David Warlick, “How do I sell this?”, 23 settembre 2006]
  • Una scuola aperta 24 ore su 24, formazione full time: accade in Australia
    [Hannah Edwards, “E-volution of schools“, The Sun-Herald, 9 ottobre]
  • Ritorno al futuro: la scuola 2.0
    [”Back to school with the class of web 2.0 – part 1” e “Back to school with the class of web 2.0 – part 2“, Solution Watch, 29 settembre e 6 ottobre 2006; Alberto Piccini,”Ritorno a scuola con le applicazioni del web 2.0 – prima parte” e “Ritorno a scuola con le applicazioni del web 2.0 – parte seconda“, 1 ottobre e 8 ottobre 2006]
  • Altro che assenza! Un caso a caso: chalksite
    [Chalksite]

Puntata davvero molto stimolane perchè, come e più del solito, ci mostra una vetrina importante sulla scuola nel mondo e propone un ricco ventaglio di mezzi e di strumenti educativi in auge in questo momento: un modo per essere “informati” nel vero senso della parola.

Ascolta la sesta puntata.

Link diretto alla pagina.

Google for Educators: la piattaforma di Google per insegnanti

Il mio omonimo Alberto mi segnala un suo post su teladuepuntozero che raccolgo con molto interesse.

Google ha appena lanciato il servizio Google for Educators, per “riconoscere il ruolo centrale degli insegnanti nell’abbattere le barriere tra la gente e l’informazione”. E ancora: Google “sostiene gli insegnanti che lavorano ogni giorno per potenziare i loro allievi ed estendere le frontiere della conoscenza umana”.

Come prima comunicazione di intenti, da educatore e appassionato di internet, mi commuove…

Il sito offre già 12 servizi:

    Web Search
    Earth
    Book Search
    Maps
    Video
    Docs & Spreadsheets (nuovissimo portale per scrivere e foglio di calcolo)
    Blogger
    SketchUp
    Calendar
    Picasa
    Google Apps for Your Domain
    Personalized Homepage

Un progetto fantastico che dà in mano agli insegnanti un modo completamente nuovo di pianificare il proprio lavoro, integrandolo con tecnologie di comunicazione e di informazione del tutto innovative ed immediate. Sta a loro (noi) usarlo nel modo appropriato.

Link al post di tela2.0.
Vedi anche questo post precedente.

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Maestro Alberto Scuola Primaria

Maestro Alberto albertopiccini.it
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