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Trovare i giusti corsi di lingua per stranieri: EuroLanguages

Da ex studente universitario ricordo che in passato non era per nulla facile trovare un corso di lingua per stranieri in mancanza delle informazioni che oggi possiamo reperire grazie ad internet. Fortunatamente riuscii a trovarne una scola valida in quel di Salamanca, città universitaria della Spagna.

EuroLanguages (disponibile anche in Italiano) certifica le informazioni aiuta a cercare e trovare quello giusto.

Si sceglie la lingua da imparare tra l’Inglese, lo Spagnolo, il Francese, l’Italiano, il Tedesco, il Portoghese e il Polacco.

EuroLanguages fornirà l’elenco delle scuole e gli istituti trovati e una ricca quantità di informazioni: costi, notizie sulla scuola, servizi offerti, mappa, alloggi.

E’ possibile recensire, commentare e valutare il corso e anche prenotare online.

Per ora non ci sono molte offerte ma è possibile aggiungere le scuole alla community e presumibilmente EuroLanguages è destinato a crescere e migliorare col tempo.


Onionmap: tuttocittà in 3D

Onionmap è un sito che fornisce informazioni turistiche corredate di mappe in 3D di importati città mondiali.

Le guide interattive riguardano 33 città turistiche del pianeta. L’Italia è rappresentata da Firenze, Roma e Venezia.

Le informazioni riguardano i principali monumenti, le attrazioni, gli hotel, i ristoranti, i negozi, gli aeroporti e così via. Sono fornite anche informazioni di carattere generale (numero di abitanti, prefisso telefonico, moneta e via dicendo).

La mappa è navigabile con un zoom ed è possibile stabilire il tempo di percorrenza da un luogo all’altro.

L’aspetto più interessante, tuttavia, rimane quello visuale.

Via | lifehacker


Navigatore solitario


Non sono certo io disperso nei meandri della rete ma Alex Bellini alle prese con la traversata dell’Oceano Pacifico a remi.

AL-ONE si chiama la sua impresa giunta proprio oggi al 200° giorno di navigazione.

Nel febbraio 2008 è partito dal porto di Lima in Perù con l´obbiettivo sempre più vicino di raggiungere Sydney, in Australia, 18.000 km e circa 10 mesi di attraversata in solitario.

Alex racconta quotidianamente l’impresa nel suo blog che vi invito a vistare.

E’ munito, oltre alla bussola di bordo, di diversi dispositivi GPS tra cui uno fisso cartografico marino tipo Garmin GPSMAP420 fornito da Garmin Italia, di un telefono satellitare Iridium Motorola 9505A per le comunicazioni a voce a lunga distanza (e SMS e brevi email) e di un piccolo computer palmare con cui trasmette immagini, clip audio e video e aggiornamenti di testo al suo sito.

Nutro profonda ammirazione per le persone coraggiose come lui e un po’ d’invidia per la sua capacità di allontanarsi dalla piatta quotidianità delle cose del nostro vivere con i piedi per terra.

Gli manderò un SMS. Che emozione! In bocca al lupo Alex!


A proposito di Film Streaming

I siti che offrono Film Streaming in italiano, telefilm e serie tv spuntano come funghi.

In fondo crearli è abbastanza semplice. Si trova una buona interfaccia grafica, si acquista un dominio (ma non necessariamente) e poi si va a caccia dei film nei vari servizi di video hosting (spesso caricati dagli stessi utenti dei forum dedicati a questa pratica), in particolare MegaVideo.

A questo punto basta linkare i filmati trovati prelevando il codice embed, organizzarli in directory, suddividerli per categorie e il sito di video streaming è pronto.

Ovviamente c’è chi ci sa fare e chi no. Chi realizza un bel sito e chi lo tira su in qualche modo.

Non sono un grande esperto di leggi ma non credo che si violi il copyright poiché i file non sono contenuti direttamente all’interno dei vari siti di film streaming. Essi offrono un collegamento ad un video caricato in rete da qualcun altro, condividono soltanto link.

Potrei anche sbagliarmi ma il paragone con quanto accade con YouTube è evidente.

Il punto, secondo me, è stabilire se i vari siti di video hosting dove risiedono i film commettono in base alla legge italiana un reato. In particolare Mega Video, vero punto di partenza per tutti.

Spesso vi si trovano addirittura film che sono proiettati in prima visione al cinema nelle sale italiane.

Ecco che il film streaming in qualche modo si sostituisce al p2p, ossia a quei sistemi di filesharing che consentono di condividere e di scaricare di tutto, incluso le ultimissime produzioni cinematografiche rubate alle sale registrando la proiezione con una video camera e mettendola successivamente online (cine rip).

In questo caso certamente Emule è il programma più gettonato da anni.

La fortuna di questi siti in definitiva, se riusciranno a sopravvivere, si basa su una nuova aspettativa del pubblico che risponde alla seguente domanda: perché scaricare film quando si possono vedere direttamente online e in maniera completamente gratuita?

Anche questi sono gli effetti della diffusione massiccia della banda larga.

Netlog: la più grande rete sociale giovanile italiana

Netlog è un’enorme rete sociale europea che permette di socializzare addirittura a 35 milioni di giovani del continente.

La stragrande maggioranza arriva dall’Italia (il 28 %). Nell’autorevole classifica di Alexa al momento Netlog risulta essere l’11° sito più popolare in assoluto.

I membri di Netlog possono creare un loro spazio web ed iniziare ad allargare il proprio social network aggiungendo amici, unendosi ai gruppi (clan), condividendo video e foto, musica, eventi, scrivendo post, pubblicando playlist musicali.

L’utente gestisce e personalizza il proprio profilo nel quale può inserire un guestbook con le attività degli amici. Egli può “lanciare un urlo”, ossia un’affermazione che lo definisce, in homepage.

Netlog obbliga gli utenti a seguire precise norme di sicurezza: si devono accettare regole contro il razzismo, evitare comportamenti offensivi e indisciplinati, rifiutare la pornografia. In effetti nella community ci sono moltissimi ragazzi minorenni. Non manca la chat, ovviamente.

Insomma Netlog assomiglia un po’ a MySpace, FaceBook e a Badoo ma racchiude anche l’aspetto professionale di LinkedIn. Un po’ community, un po’ rete sociale dunque, dove socializzare e mettersi in mostra.

In effetti è usato soprattutto dai giovani per fare amicizia ed incontrarsi e le possibilità di conoscere le caratteristiche dei membri certo non mancano navigando tra i vari profili.

I rapporti nascono in base alla personalità che si percepisce dallo spazio e dalle attività degli utenti, dai commenti e dai messaggi lasciati.

Certamente manca l’approccio diretto ma, al giorno d’oggi, i sistemi di comunicazione di questo genere risultano avere una grande attrattiva riguardo le forme di comunicazione a distanza giovanili.


Agli italiani piace Ubuntu

Royal Pingdom pubblica un’interessante statistica sulla diffusione e la popolarità delle distribuzioni Linux nel mondo corredata da una serie di mappe grafiche.

I paesi che che lo utilizzano maggiormente sono India, Cuba, Russia, Repubblica Ceca e Indonesia.

Il primo paese occidentale è la Germania e la distribuzione più famosa è Ubuntu.

Proprio Ubuntu è il sistema operativo preferito dai linusiani italiani.


Pixel Art

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Maestro Alberto Scuola Primaria

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Coding

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