Archivio per la tag 'tutorial'
Songsterr: imparare a suonare la chitarra
Pubblicato da Alberto
Songsterr è un servizio web che aiuta ad apprendere a suonare la chitarra.
Ci sono alcuni strumenti che aiutano nell’apprendimento: autopilot, metronomo, accordi. Il Play Loop invece consente di ascoltare la musica.
Si deve soltanto cercare di seguire il ritmo della canzone. In futuro, in un ottica web 2.0, si potranno creare e condividere brani personali, salvare quelli preferiti, registrare le prove per valutare i progressi.
Songsterr è forse ancora un po’ acerbo ma è comunque da seguire, sicuramente ci saranno presto miglioramenti.
Via | feedmyapp
Tutti i filmati di Common Craft doppiati in Italiano
Pubblicato da Alberto
Fabio Ballor mi segnala l’ottimo lavoro di doppiaggio in italiano dei maggiori video di Common Craft, Compagnia di Produzione e Consulenza Video che spesso ho citato in questo blog, ormai celebre per i suoi inconfondibili tutorial in parole semplici.
I video si trovano su Rapid-eLearning ed ospitati su Youtube sul canale Ideosfera in questa playlist.
Ottimo lavoro!
Sopra ripropongo Twitter in parole semplici.
Wiki Video: condividere il sapere attraverso i video
Pubblicato da Alberto
WikiVideo è un progetto italiano no-profit, un’enciclopedia video 2.0 dove gli utenti possono condividere conoscenza e sapere attraverso videocorsi, sceencast e videotutorials gratuiti.
Tutti i video possono essere scaricati in podcast ed essere così visti in un iPod, un lettore mp3 qualsiasi o su PC (utilizzando un software gratuito come Miro), ma anche monitorati tramite feed RSS.
Su WikiVideo è possibile inserire:
- video corsi
- video tutorial
- video manuali
- video dimostrativi
- video divulgativi
- video YouTube
- video/audio podcast
La community comincia ad essere nutrita e vi si può trovare di tutto consultando il ricco elenco delle categorie.
Un’idea intelligente per trasmettere conoscenze in modo intuitivo ed immediato tramite la modalità video.
Disponibile anche in Inglese.
Asterpix: rendere interattivi i video di Youtube con annotazioni
Pubblicato da Alberto
Asterpix consente trasformare i video contenuti nei servizi di video sharing alla YouTube in filmati interattivi.
E’ necessario registrarsi al servizio per poi passare alla creazione che avviene in 3 passaggi.
- caricare il video indicando la sua URL o l’username di YouTube;
- aggiungere le informazioni, ossia modificare titolo, descrizione, categoria e tag;
- aggiungere note di testo in alcune aree selezionate del video.
Le note rendono il filmato navigabile da chi lo sta guardando, per esempio attraverso link a pagine web o ad altri video.
Il risultato lo si può osservare nel video che ho inserito sopra. Infatti essi possono essere condivisi tramite codice proprio come si fa con YouTube.
Perfetto per creare un video tutorial o per generare contenuti educativi.
Via | Mashable
Come spiegare Twitter alla mamma
Pubblicato da Alberto
Common Craft (Compagnia di Produzione e Consulenza Video che spesso ho citato), colpisce ancora.
Stavolta si diverte a spiegarci, alla sua inconfondibile maniera (in plain english), come far comprendere Twitter in modo facile.
Il breve video tutorial è in un Inglese piuttosto semplice e comprensibile. Molto ben fatto, come sempre ironico e divertente.
Versione sottotitolata in italiano qui (realizzata da Anto’s Stuff).
Riguardo Twitter segnalo anche Il più completo post (in italiano) su Twitter, a cura di 2puntozeropertutti.
Vedi anche:
- Come spiegare i blog alla mamma
- Come spiegare Google Docs alla mamma
- Come spiegare l’RSS alla mamma
- Come spiegare del.icio.us alla mamma
- Come spiegare un wiki alla mamma
- Come spiegare le reti sociali alla mamma
Screencasting: 13 strumenti per creare video tutorial
Pubblicato da Alberto
Mashable propone una collezione di 12 strimenti per creare screencasting.
Ne segnala alcuni gratuiti (AviScreen, CamStudio, Copernicus, JingProject, Screencast-O-Matic, Wink) e altri commerciali (Adobe Captivate, AllCapture, HyperCam, iShowYou, ScreenMimic, ScreenRecord).
La lista è evidentemente incompleta anche perché, oltre ad alcuni programmi gratuiti, tra i software a pagamento manca il più famoso (e forse anche il più usato di tutti), vale a dire Camtasia Studio.