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Shared Stuff: condivisione di pagine web secondo Google
Pubblicato da Alberto
L’ultima delle infinite proposte di Google si chiama Shared Stuff. Si tratta di in servizio di social bookmarking che permette di condividere una pagina web rapidamente con altre perone.
Si installa tramite bookmarklet da trascinare nella barra dei segnalibri. Quando, durante la navigazione, si trova una pagina da segnare ad un amico, clicchiamo sul pulsante e possiamo inviare il link tramite posta elettronica.
Il servizio si integra alla perfezione con Gmail, poiché ne sfrutta la rubrica. Pertanto è facilissimo reperire il nominativo dell’amico o del collega cui vogliamo spedire il link.
Shared Stuff consente di salvare le pagine e tiene traccia anche di quelle delle persone che si conoscono, ovvero dei nostri contatti in Gmail. Google si comporta ancora da Grande Fratello, ma offrendo in questa occasione uno strumento molto utile e estremamente dinamico.
In aggiunta c’è la possibilità di salvare i link nei servizi veri e propri di social bookmarking: Delicious, digg, Facebook, Furl, Reddit, Social Poster.
Si può creare anche un semplice profilo con un’immagine personalizzata e scegliere se rendere pubbliche o private le pagine salvate.
Utile.
DocStoc: condividere documenti di qualsiasi tipo
Pubblicato da Alberto
DocStoc (ancora in fase beta privata) si presenta come un concorrente di Scribd. Ho ottenuto un invito e l’ho provato.
Vi si possono trovare e condividere documenti da ufficio professionali di qualsiasi tipo (word, excel, powerpoint, pdf, illustrator… ) in questi campi: legge, affari, finanza, tecnologia, educazione, creatività.
Un enorme database gestito attraverso una rete sociale già nutrita (figurasi quando sarà aperto al pubblico).
Una via di mezzo tra quello che è Flickr per le foto e YouTube per i video, dove gli utenti caricano, indicizzano e votano migliaia di documenti che possono essere usati dagli altri per i più svariati propositi.
Sul proprio account si può caricare un documento singolo o un’intera cartella e i file possono essere condivisi anche per posta elettronica. Per ognuno viene mostrato il nome dell’uploader e il numero dei download.
L’anteprima è in Flash e si può prelevare un codice embed per inserirlo in una pagina web e prelevare il link diretto al documento.
La ricerca avviene ovviamente tramite categorie e parole chiave. Addirittura si possono richiedere un particolare documento inserendo un titolo particolare e aspettando di essere avvisati da DocStoc.
Il profilo utente è semplice ben strutturato tramite comode liste di file, i quali possono anche essere mantenuti privati e spediti ad personam. Gli utenti possono anche registrare i loro blog.
In definitiva una gran bella proposta. Utilissima in molte attività professionali e, naturalmente, anche in campo educativo.
25 risorse educative gratuite online
Pubblicato da Alberto
Altra ottima lista di Mashable dedicata alle risorse educative online.
Si tratta di una lista in cui si possono trovare risorse di vario genere: elearning, audio, video, tutorial, corsi, libri, enciclopedie.
Pensata soprattutto per gli studenti e gli insegnanti dei gradi superiori.
Non perdere l’occasione per consultare anche la mia “lista delle liste“, tradotta in italiano e suddivisa per argomenti con migliaia di links per tutti gusti. Ormai siamo intorno a 110 link.
Link al post | Le cassette degli attrezzi di Mashable (la lista delle liste).
NamepediA: tutto sui nomi di persona
Pubblicato da Alberto
NamepediA è un enorme database che contiene tutte le informazioni reperibili riguardo i nomi di persona.
Digitando un nome potremo conoscere la sua storia, l’origine e il significato, la frequenza, la distribuzione geografica, le traduzioni in tutte le linge e la pronucia.
Le informazioni sono generate attraverso una mappa navigabile come quella che si vede sopra.
Dagli esiti di una ricerca si può partire per riscontrare i nomi in Wikipedia e in Google.
Si ottiene anche un lungo elenco delle persone famose che portano il nome ricercato, con tanto di link.
Per esempio io, digitando “Alberto”, ho trovato tra gli altri “Alberto Sordi“, ottenendo un grafico vettoriale con le persone che sono in relazione con lui: Claudia cardinale, Dino Risi, Vittorio De Sica, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi…
In pieno stile wiki, il progetto è aperto e vi si può contribuire. Davvero una proposta curiosa e interessante.
Via | KillerStartUps
Come spiegare Google Docs alla mamma
Pubblicato da Alberto
Stavolta è direttamente Google dal suo canale video su YouTube, sebbene sempre tramite Common Craft, a spiegarci il funzionamento di Google Docs e più in generale dell’office online.
Il breve video tutorial è in un Inglese piuttosto semplice e comprensibile. C’è un importante il dettaglio: si cita già “presentation” ossia l’applicazione web di Google destinata alla creazione di presentazioni online, una sorta di PowerPoint via web lanciata proprio in queste ore in rete in rete.
Il video, infatti, è usato proprio per accompagnare il lancio di Presentation.
Molto ben fatto, è realizzato con l’uso di foglietti di carta con disegni e ritagli di schermate.
Vedi anche:
- Come spiegare l’RSS alla mamma
- Come spiegare del.icio.us alla mamma
- Come spiegare un wiki alla mamma
- Come spiegare le reti sociali alla mamma
Scriblink: lavagna digitale per condividere idee in tempo reale
Pubblicato da Alberto
Scriblink è una lavagna digitale che può essere condivisa da un gruppo di persone. Con essa si possono mostrare le nostre idee e in tempo reale con altri utenti (massimo cinque, da invitare per posta elettronica).
L’applicazione contiene strumenti di disegno e di scrittura basilari, addirittura scarni (linee, cerchi, rettangoli, griglie, un selettore del colore e della dimensione del pennello, un secchiello). La sua forza, tuttavia, sta nella possibilità della condivisione a distanza.
Con essa, per esempio, si potrebbe elaborare una bozza, un progetto con un gruppo di colleghi di lavoro, oppure utilizzarla per una spiegazione o a corredo di una lezione.
Ci si può avvalere anche di una chat, collocata sulla barra laterale, dove stabilire anche una conversazione. Le bozze possono essere salvate e riaperte all’occorrenza.
In Scriblink l’apparenza inganna, la sue estrema semplicità infatti potrebbe essere il motivo del suo successo.
Nei link di corredo al post sono recensiti altri strumenti di questo tipo.