Archivio per la tag 'web2.0'
maestroalberto su MoMB!
Pubblicato da Alberto
Non ci posso ancora credere: maestroalberto su MoMB!
Controllando i referrer dal pannello di controllo di questo blog ho notato un paio di link in entrata da MoMB, il “museo delle beta moderne”.
Uno conduce a mia recensione.
Per chi non lo sapesse MoMB è un sito di assoluto riferimento per tutti gli appassionati di web 2.0, che ha più di 5000 lettori giornalieri. Evidentemente anche loro sono miei lettori!
Un paio di considerazioni:
- contenuti intertessanti, se un piccolo publisher indipendente del tutto autodidatta come me è riuscito a farsi notare da un importantissimo sito americano (forse per caso… ) evidentemente ha buoni contenuti da proporre che sanno interessare chi legge;
- correttezza, il fatto che MoMB citi la fonte di un qualsiasi blog italiano è una grande lezione di trasparenza e un testimone passato ai tanti bloggers vecchi e nuovi, grandi e piccoli che spesso non si comportano allo stesso modo.
Questa è la magia della Rete: chiunque, dal più remoto paese della provincia italiana, può ritagliarsi un proprio circuito sociale, uno spazio fatto di idee e di proposte da mettere in questa enorme piazza stimolando l’interesse del mondo.
Non ci dimentichiamo che Internet è fatta di persone… per fortuna! 😉
Freetown: una città dai muri infiniti
Pubblicato da Alberto
Il team di Freetown (Domenico in particolare) mi segnala la loro intelligente iniziativa di cui riporto volentieri la recensione:
“Freetown è una città fatta di muri potenzialmente infiniti; ogni utente registrato può entrare in città con la propria creazione e costruire un pezzo del muro più lungo del mondo.
In concreto registrandosi al sito, viene creata una cartella personale che raccoglie le proprie opere inserite. Ogni nuova immagine crea una nuova porzione di muro, contribuendo così alla sua crescita.
Freetown offre la possibilità di una passeggiata virtuale lungo un muro dove le opere non sono dettagli secondari del contesto ma l’essenza stessa.
Questa città è la nuova Utopia, dove specialisti e non potranno stare gli uni accanto agli altri, colorando la città e abbattendo il distacco personale, le differenze sociali, il silenzio umano delle nostre rumorosissime strade.
Il progetto di Freetown è un tentativo di riappropriarsi di uno spazio che nella nostra cerchia urbana, nel nostro vissuto, sentiamo di non avere a disposizione”.
In bocca al lupo!
DemCamp: il BarCamp dedicato all’e-democracy ad Arezzo
Pubblicato da Alberto
Federico mi scrive per invitatmi a pubblicizzare il Demcamp, un barcamp dedicato all”e-democarcy, al rapporto tra new media (blogging, citizen journalism, web tv e broadcasting) e politica, alla partecipazione attiva alla vita politica e civile con l’utilizzo di internet e degli strumenti offerti dal Web 2.0.
L’evento si svolgerà ad Arezzo presso la Sala Montetini, Auditorium Palazzo Comunale, Via Cisalpino 53, Domenica 17 Giugno 2007.
Un barcamp praticamente a casa mia (Arezzo è la città dove lavoro da anni) al quale purtroppo non potrò personalmente partecipare.
In ogni modo sostengo e promuovo molto volentieri l’iniziativa e lancio l’idea ai promotori di pensare ad organizzare in un prossimo futuro un EduCamp, magari sempre ad Arezzo.
Per tutte le informazioni: BarCamp/DemCamp
FlickaDay: creare un video con una foto al giorno
Pubblicato da Alberto
Volete realizzare un video con una foto al giorno presa dalla webcam o dalla fotocamera digitale come quello del celebre video riportato sopra?
Allora FlickaDay fa al caso vostro. Il servizio organizzerà le foto e consentirà di pubblicarle come widget navigabile in un blog.
Scratch: ambiente di programmazione visuale per bambini
Pubblicato da Alberto
Il collega insegnante Roberto Marcolin (aka Nilocram), già autore della versione italiana di Didapages, un programma che permette di creare libri multimediali e interattivi soprattutto per usi educativi mi segnala Scartch, un software open source, più precisamente un ambiente di programmazione visuale, sviluppato da un gruppo di ricerca presso il Multimedia Lab del MIT di Boston.
Riporto integralmente la sua recensione.
“Scratch usa dei mattoncini simili al Lego o ai pezzi del puzzle per costruire progetti multimediali che mettono assieme immagini, suoni, video ecc.. Il suo nome deriva proprio dalla tecnica dei disk jockey hip-hop che mixano i dischi facendoli ruotare con le mani. L’obiettivo fondamentale è quello di sviluppare nei bambini anche le abilità creative nell’uso dei computer, seguendo le indicazioni del costruzionismo di Seymour Papert; si può considerare Scratch uno sviluppo multimediale del vecchio Logo.
La prima edizione ufficiale è uscita a gennaio ed è disponibile per Mac e Windows (lo sviluppo di una versione Linux è comunque in programma); è possibile scegliere tra diverse lingue per i nomi dei mattoncini (che poi servono a costruire gli script) e, incredibile a dirsi, c’è anche l’italiano (la traduzione dei mattoncini è di Mauro Di Blasi).
Il sito di Scartch è costruito sul modello del web 2.0: non solo è possibile scaricare il programma, ma la registrazione al sito permette di scaricare i progetti messi in condivisione dagli altri utenti, di inserire e condividere i propri progetti, di contattare gli altri utenti ecc.. Una volta scaricati in locale i progetti possono essere smontati e modificati con Scratch.
Il programma è basato su Java, per visualizzare i diversi progetti presenti nel sito occorre installare il runtime Java.
Seguivo da un po’ l’evolversi del progetto, così ho pensato di tradurre in italiano un tutorial introduttivo, lo trovi in rete a questo indirizzo, oppure puoi scaricarlo in formato .pdf insieme ad altri documenti di presentazione da qui.
I progetti di Scratch sono applet Java, perciò possono essere inseriti in pagine html, puoi vedere un piccolo esempio qui
Scratch è stato sviluppato dal gruppo di ricerca del Medialab sulla base di Squeak, un ambiente di sviluppo ancora più interessante, basti pensare che il programma è inserito nel “computer da 100 dollari”, il progetto One Laptop Per Child di Nicholas Negroponte , ma che al momento non ha un’interfaccia in italiano.
Scratch mi sembra un programma molto interessante e particolarmente adatto ai bambini, il problema è quello di trovare dei canali di diffusione nel mondo della scuola, forse anche tu può aiutarmi nell’impresa… ;-)”
Grazie Nilocam e in bocca al lupo!
Adsensemeter: calcolare il guadagno potenziale di un sito con Adsense
Pubblicato da Alberto
Adsensemeter, basandosi sulle statistiche di Alexa, calcola il potenziale guadagno mensile di un sito con gli annunci pubblicitari di Google Adsense semplicemente inserendo la sua URL (e CPM).
Funziona anche attraverso un comodo bookmarklet da trascinare nella barra dei segnalibri. Ma i dati riportati sono attendibili?
Via | AccessoWeb2.0