Archivio per la tag 'web2.0'
Web Links n° 5
Pubblicato da Alberto
Quinto appuntamento con Web Links, rubrica del blog dove segnalo le notizie e siti più interessanti di cui vengo a conoscenza che non riesco (o non voglio) segnalare in un post.
Chi è interessato a tutti i miei links può consultarli sul mio del.icio.us e magari sottoscriverli.
- PSS!, personal search syndication, generatore di motori di ricerca personalizzati;
- Formsite, potente generatore di form per siti web;
- Egnyte, servizio per l’integrazione, la condivisione il backup e la sincronizzazione di documenti desktop via web;
- Authorstream; condivisione di presentazioni PowerPoint online concorrente di SlideShare;
- WriteWith, servizio web 2.0 per l’upload e la stesura di documenti di testo online in forma collaborativa;
- Geodetector, statistiche per siti web che identifica e traccia i visitatori dalla provenienza e impedisce il traffico fraudolento;
- Firefox Inside Firefox, trucco su come aprire Firefox dentro Firefox…;
- Digipen, giochi anche educativi creati dagli studenti dell’Institute of technology di Singapore;
- Slidez, potente strumento per la creazione di portfoli, albums e slideshows professionali online;
- Celebrities ciccione, con Potoshop…;
- Ufem, piattaforma blogging per sole donne;
- G.ho.st, Glodal Hosting Operating System, ossia computer virtuale online;
- Trikir, clone di Twitter spagnolo;
- MySay clone di Twitter con messaggi vocali per cellulare;
- MapMyName, biglietti da visita su mappa geografica;
- Deskload, organizzatore online di segnalibri tramite icona come in un desktop;
- Critical Metrics, ascolti e recensioni musicali, charts, playlist;
- Zooof, generatore di alberi genealogici multilingue.
Stardoll: che bambole!
Pubblicato da Alberto
Devo ammettere che quando Stardoll si è presentato al pubblico, l’ho un po’ snobbato, pensando che fosse un servizio troppo faceto e poco utile.
In meno di un anno Stardoll ha raggiunto un successo strepitoso: quasi 7 milioni di utenti e ogni giorno mezzo milione di adolescenti dai 7 i 17 anni accedono alla comunità.
In Stardoll ragazzini e soprattutto ragazzine costruiscono, animano e fanno agire un loro avatar, un sosia sotto forma di bambola. Adulti, genitori ed insegnanti, vigilano (o dovrebbero) su tali attività.
E’ un colorato e divertente mondo immaginario, alternativo e virtuale, dove si può fare shopping, vestirsi alla moda, concorrere con le altre ragazze per diventare cover girl, inserire le sosia in scenari diversi, interagire con ospiti, amici ed amiche.
Un po’ The Sims, un po’ Barbie, bambini ed adolescenti possono dare libero sfogo alla loro fantasia, costruendosi un alter ego virtuale.
Ricchissimo il campionario delle celebrità rappresentate in Stardoll, anch’esse virtuali, con le quali possono essere fatte gran parte delle stesse cose che si fanno con il proprio avatar, in una totale forma d’identificazione ludica e coinvolgente.
I personaggi creati, alter ego personali e famosi, possono essere salvati in un album, stampati, condivisi con un’amica.
Se pensiamo al successo fenomenale di Second Life, al gusto che anche gli adulti hanno di vivere un’altra identità, realizzando attività diverse da quelle del mondo fisico e che spesso nella realtà rimangono solo un frustrante sogno irrealizzabile, si può facilmente capire l’approccio adolescenziale a Stardoll.
Del resto anche Second Life ha una sua area under 18 e promuove proficuamente il suo aspetto educativo, legato all’apprendimento a distanza, al lavoro di gruppo via internet, alla simulazione di attività autentiche, allo studio dei nuovi media e alla formazione aziendale.
Con un clic si ha la possibilità di intrecciare la vita di tutti i giorni con una vita parallela, in una parola di si può “giocare” e vivere un’esperienza a cui nessun bambino o adolescente intende rinunciare (e anche molti adulti… fortunatamente!).
Proprio vero: non esistono più le bambole di una volta…
Convegni sui linguaggi della scuola 2.0
Pubblicato da Alberto
Ricevo da Alberto Pian (e vontieri diffondo) la segnalazione del convegno nazionale di studio per insegnanti sui linguaggi del Web 2.0 (scritture, audio, video, podcasting… ) per la scuola e il mobile learning, dal titolo Il Format Della Lezione.
L’incontro si svolgerà il 18 maggio a Torino e tratterà, con l’ausilio di esperti del settore, delle riflessioni e delle esperienze sul modo di organizzare la lezione, la partecipazione degli allievi, il format per esigenze didattiche diverse con i linguaggi del Web 2.0.
Un’occasione da non perdere per i docenti interessati a costruirsi un orizzonte nuovo per fare scuola attraverso i mezzi del cosiddetto web 2.0.
Colgo l’occasione per segnalare anche l’appuntamento di Gubbio (PG) del 21 e 22 aprile, il Seminario Nazionale di Informazione-Formazione dal titolo Tecnologie Connettive e Didattica Multimediale(locandina in pdf), che vede tra gli altri la partecipazione di Antonio Sofi.
Iniziative meritevoli e al passo con i tempi, spesso giurassici del mondo della scuola. A quando un più informale Barcamp sulla scuola 2.0?
Graphita: effetti speciali alle nostre immagini
Pubblicato da Alberto
Graphita è uno di quegli aggeggi per caricaturizzare immagini alla PikiPimp che mi divertono molto.
Si tratta di un’applicazione online che consente in modo molto semplice di aggiungere divertenti e simpatici addobbi alle foto.
Registrandosi si possono caricare fino a 50 immagini da manipolare aggiungendo effetti speciali, oggetti di vario tipo, nuvolette di testo, etichette e tanto altro per ottenere un gradevolissimo effetto fumettistico, una caricatura, un fotomontaggio.
Il risultato ottenuto può essere salvato e stampato in vari formati (poster, libro, maglietta… ), condiviso in uno dei tanti servizi di image hosting (tra cui Flickr) e inviato per posta elettronica.
Il problema è che ancora qualcosa, riguardo la stampa e la condivisione, non sembra funzionare bene essendo il servizio in fase beta test, fortunatamente le immagini possono essere scaricate in formato jpeg sul nostro computer.
Non ci resta che attendere le le migliorie per vedere Graphita al massimo della sua funzionalità.
esFresh=YouTube+last.fm
Pubblicato da Alberto
esFresh è un interessante progetto spagnolo in Ajax che utilizza last.fm e YouTube per mostrare video musicali e ascoltare musica.
Lo strumento è nella sua fase incipiente, è molto semplice e ancora piuttosto acerbo, ma promette importanti novità come la possibilità di salvare le playlist, ulteriori modi di ricerca (oltre a quella tradizionale e per tags), video raccomandati e stazione radio.
DivShare: il meglio del meglio dell’hosting online
Pubblicato da Alberto
Nel fitto panorama dei servizi di web hosting e storage si staglia alla grande DivShare, come ho avuto già modo più volte di scrivere.
Le continue migliorie che DivShare ha proposto di recente mi “costringono” a parlarne ancora una volta in termini entusiastici.
Oltre alle caratteristiche già note (gratuità, storage illimitato, permanenza online dei files senza scadenza temporale, pagina personale con logo, facilità d’uso, velocità, sicurezza) di recente sono state implementate alcune features ed incluse di nuove.
I files possono essere organizzati in cartelle al volo molto agevolmente, ci sono popups per l’anteprima delle immagini caricate e per gli strumenti di condivisione.
Una novità importante è la possibiltà di creare e accedere a gruppi di interesse e di lavoro per condividere files e media (io ho creato il gruppo degli utenti italiani, se qualcuno vuol seguirmi lo faccia pure).
Un’altra novità, al momento ancora in fase sperimentale, è DivShare Video. Ogni video caricato da un utente (fino a 200 mb) sarà convertito automaticamente in un filmato in Flash, rapido e comodo da visualizzare e da inserire al volo in una pagina web o in un blog.
Non dimentichiamoci del fantastico plugin per WordPress che consente di sostituire l’uploader classico integrato in WP con quello per DivShare, consentendo di risparmiare spazio presso l’hosting provider che ospita un blog e di inserire agevolmente immagini in un post.
Cosa volere di più? Sono sicuro che in futuro DivShare riuscirà a sorprenderci con ulteriori migliorie e mi auguro che possa rimanere gratuito.
Al momento, a mio avviso, DivShare è senza dubbio il miglior servizio di web hosting in rete.
Chi fa uso delle applicazioni web 2.0 non può assolutamente fare a meno di includerlo tra i propri preferiti. Indispensabile.